domenica 15 dicembre 2013
AIKIDO: stage e passaggi di grado
domenica 1 dicembre 2013
Assemblea dei soci
Martedí 17/12/2013 alle ore 20:30 prima convocazione, ed alle ore 21:00 in seconda convocazione, avrá luogo l'assemblea dei soci con il seguente ordine del giorno:
-Approvazione bilancio 2012/13
-Varie ed eventuali.
sabato 26 ottobre 2013
Spazio ragazzi
giovedì 24 ottobre 2013
Conferenza con Alessandro Barison ed Alessandro Sieni
martedì 15 ottobre 2013
POLIEDRICA: conferenze con Alessandro Barison ed Alessandro Sieni
-PERCHÉ NON CONVIENE PIÙ BACIARE I BANCHI E STRAPPARSI I CAPELLI.
venerdì 4 ottobre 2013
venerdì 27 settembre 2013
YOGA: tutti i lunedí dalle 17:45 alle 19:15
mercoledì 25 settembre 2013
sabato 21 settembre 2013
giovedì 29 agosto 2013
giovedì 8 agosto 2013
Shiatsu: presentazione del corso 2013/2014
Martedì 17 settembre 2013, ore 21:00 a Mestrino.
Buona giornata a tutti.
- il corso potrà essere frequentato a scelta fra diversi giorni e diversi orari,
- introduzione dei moduli annuali circolari,
- introduzione di elementi della cultura tradizionale giapponese.
martedì 23 luglio 2013
SHOHO GEIKO
lunedì 15 luglio 2013
Assemblea dei soci
É convocata l'assemblea dei soci per il giorno giovedí 25 luglio 2013 alle ore 21:00 in prima covocazione, alle ore 21:30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:
- attivitá per l'anno 2013/2014
- enti di promozione sportiva per l'anno 2013/2014
- proposte di nuovi consiglieri
- idee, punti di vista, proposte dei soci
- nuove modalitá di tesseramento
- varie ed eventuali.
L'assemblea si terrá presso la sede legale dell'associazione in via Misurina 1, 35035, Mestrino (PD).
giovedì 27 giugno 2013
lunedì 24 giugno 2013
Lezione di AIKIDO con PAOLO SALVADEGO SHIHAN
mercoledì 5 giugno 2013
AIKIDO ED AIKISHINTAISO Lezioni dimostrative con Marco Favretti Sensei
Gratuitamente, l'Arte Marziale che mantiene vivi i principi piú nobili ed etici dell'antico Budo, seguita dal suo approfondimento di esercizi d' integrazione tra corpo e spirito. Dalle 19:30 alle 21:00 Aikido, dalle 21:00 alle 22:15 Aikishintaiso. É possibile frequentare anche una singola lezione. Si consiglia la partecipazione ad entrambi. Sono necessari abiti comodi od un dogi (kimono).
sabato 1 giugno 2013
KINESIOLOGIA DELL' "INCONSCIO" Presentazione corso con Alessandro Sieni
La Kinesiologia applicata è una tecnica attraverso la quale è possibile determinare in modo preciso e completo lo stato di salute di un organismo. Si basa su un meccanismo di tipo binario ( positivo-negativo 1-0 ) che coinvolge nella sua espressione fisica i muscoli del corpo attraverso un circuito neuromuscolare. La risposta all’imput dato dall’operatore al corpo del soggetto per la ricerca della causa di un determinato problema, parte infatti dal cervello del soggetto stesso che invia un impulso nervoso al muscolo il quale si contrae o decontrae a seconda dell’esito di tale risposta. Questa procedura, essendo basata su un sistema binario, fa della semplicità e immediatezza il suo punto di forza dando la possibilità di ricavare, rispetto al soggetto che si stà esaminando, una quantità di informazioni virtualmente infinita.
Attraverso questa tecnica è possibile stabilire quali siano i principali scompensi organici di un soggetto; si potranno quindi individuare quali organi o apparati disfunzionano nel caso in cui la persona abbia dei sintomi non chiari e se tale disfunzione è di origine psicosomatica ( come somatizzazione di un conflitto emotivo ) oppure è di natura specificamente organica richiedendo quindi un approfondimento specifico attraverso esami medico-clinici particolareggiati che diverranno di pertinenza strettamente medica. La precisione delle informazioni rilevabili attraverso il Test kinesiologico è assimilabile a quella ottenibile con una Tac o una Risonanza Magnetica, con la sostanziale differenza di essere molto più rapido ( pochi secondi ) e privo di effetti collaterali o di alcuna invasività. E' inoltre possibile testare la compatibilità organica del soggetto con gli alimenti (rilevando eventuali intolleranze alimentari ) o con rimedi o sostanze di vario tipo (rimedi omeopatici,preparati fitoterapici, fiori di bach, tinture madri, integratori alimentari, ecc.) permettendo quindi di poter scegliere sempre e comunque il rimedio o l'alimento più adatto alla persona.
Tale caratteristica risulta particolarmente utile nel caso della scelta di alimenti o rimedi per i bambini. Kinesiologia dell’ “ Inconscio “ è un nuovo modo di avvicinarsi a questa tecnica e affonda le sue basi nelle più recenti acquisizioni della Fisica Quantistica. La sua caratteristica principale è rappresentata dal fatto di unire tutte le caratteristiche appena descritte con l'analisi di ambiti sottili,e per l’appunto inconsci della persona. Dà la possibilità,attraverso il contatto con il corpo,di percepire come esso sia animato da una coscienza profonda capace di portarci a comprendere il vero significato del nostro disagio, fisico o emotivo che sia. E questo attraverso un metodo sempre più semplice ed immediato.
Alessandro Sieni nasce a Treviso il 20 Maggio 1967. Dopo aver conseguito il diploma classico inizia un percorso di esperienza ospedaliera nel quale scopre come il contatto con le persone in quell’ambito sia assolutamente privo di ….tatto. Questo lo spingerà a cambiare i propiobbiettivi alla ricerca di un modo diverso di affrontare il tema della salute e dei rapporti umani. Nel 1994 approda all’ “Accademia Nazionale di Scienze Igienistiche Naturali”di Trento dove si diploma in Naturopatia ed Iridologia nel 1998.Da qui comincia poi a sperimentare ed apprendere molte e varie tecniche di tipo olistico tra cui la cromopuntra di Mandel, l’E.F.T.,la Musico Terapia,la Bioenergetica di Lowen e la Kinesiologia Applicata.Oltre a svolgere la sua attività con l’Analisi Bioenergetica di Lowen,organizza seminari sulla Kinesiologia Applicata di 3° livello e sullo sviluppo dell’autocoscienza.
mercoledì 29 maggio 2013
martedì 21 maggio 2013
Meditazione di RIELABORAZIONE DEL PASSATO
Giovedì dalle 21.10 alle 23.00 a Mestrino, Via Misurina 1 35035 PD
SERVE SOLO UNA COPERTA ED UN CUSCINO. Un rilassamento guidato, scandito dal suono di un tamburo, che ci aiuterá ad attingere dalle nostre risorse interiori. La partecipazione é consentita previa offerta libera e responsabile.
lunedì 8 aprile 2013
Aikishintaiso Stage sabato 20 e domenica 21 aprile 2013
L’aikishintaiso non è un’arte marziale, ma richiede ugualmente costanza e determinazione per essere praticato efficacemente.
Lo stage è aperto a tutti a tutti, propone degli esercizi in movimento, delle posture immobili, delle forme di meditazione in movimento o immobili, delle nozioni teoriche.Si praticherà dalle ore 9 alle ore 17, sia di sabato che di domenica, con una piccola sosta per il pranzo.Per chi avesse necessità sarà possibile dormire sul tatami in palestra previo preavviso.
E' necessario munirsi di un abito comodo o di un dogi per arti marziali.
il costo sarà di 80 euro.
Info - segreteria: 380 239 8524 - ciaomana@gmail.com
Per iscrizioni potete contattarci od effettuare un bonifico a MANA A.S.D.
IBAN: IT91 U076 0112 1000 0101 1082 656
oppure effettuare una pagamento tramite bollettino come dal seguente fac-simile
IN OGNI CASO INVIARE SUCCESSIVAMENTE UNA MAIL DI AVVENUTO PAGAMENTO A
ciaomana@gmail.com
Per iscrizioni potete contattarci od effettuare un bonifico a MANA A.S.D.
ciaomana@gmail.com
LE ISCRIZIONI ED I PAGAMENTI DOVRANNO ESSERE EFFETTUATI ENTRO E NON OLTRE GIOVEDI' 18 APRILE 2013
giovedì 28 marzo 2013
giovedì 21 marzo 2013
Importante
LEGGE 14 gennaio 2013 , n. 4 Disposizioni in materia di professioni non organizzate. (13G00021) (GU n.22 del 26-1-2013) Vigente al: 26-1-2013 La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA promulga la seguente legge: Art. 1 Oggetto e definizioni 1. La presente legge, in attuazione dell'art. 117, terzo comma, della Costituzione e nel rispetto dei principi dell'Unione europea in materia di concorrenza e di liberta' di circolazione, disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi. 2. Ai fini della presente legge, per «professione non organizzata in ordini o collegi», di seguito denominata «professione», si intende l'attivita' economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attivita' riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attivita' e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative. 3. Chiunque svolga una delle professioni di cui al comma 2 contraddistingue la propria attivita', in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con l'espresso riferimento, quanto alla discplina applicabile, agli estremi della presente legge. L'inadempimento rientra tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori, di cui al titolo III della parte II del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, ed e' sanzionato ai sensi del medesimo codice. 4. L'esercizio della professione e' libero e fondato sull'autonomia, sulle competenze e sull'indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell'affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell'ampliamento e della specializzazione dell'offerta dei servizi, della responsabilita' del professionista. 5. La professione e' esercitata in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente. Art. 2 Associazioni professionali 1. Coloro che esercitano la professione di cui all'art. 1, comma 2, possono costituire associazioni a carattere professionale di natura privatistica, fondate su base volontaria, senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva, con il fine di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche, agevolando la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza. 2. Gli statuti e le clausole associative delle associazioni professionali garantiscono la trasparenza delle attivita' e degli assetti associativi, la dialettica democratica tra gli associati, l'osservanza dei principi deontologici, nonche' una struttura organizzativa e tecnico-scientifica adeguata all'effettivo raggiungimento delle finalita' dell'associazione. 3. Le associazioni professionali promuovono, anche attraverso specifiche iniziative, la formazione permanente dei propri iscritti, adottano un codice di condotta ai sensi dell'art. 27-bis del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, vigilano sulla condotta professionale degli associati e stabiliscono le sanzioni disciplinari da irrogare agli associati per le violazioni del medesimo codice. 4. Le associazioni promuovono forme di garanzia a tutela dell'utente, tra cui l'attivazione di uno sportello di riferimento per il cittadino consumatore, presso il quale i committenti delle prestazioni professionali possano rivolgersi in caso di contenzioso con i singoli professionisti, ai sensi dell'art. 27-ter del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, nonche' ottenere informazioni relative all'attivita' professionale in generale e agli standard qualitativi da esse richiesti agli iscritti. 5. Alle associazioni sono vietati l'adozione e l'uso di denominazioni professionali relative a professioni organizzate in ordini o collegi. 6. Ai professionisti di cui all'art. 1, comma 2, anche se iscritti alle associazioni di cui al presente articolo, non e' consentito l'esercizio delle attivita' professionali riservate dalla legge a specifiche categorie di soggetti, salvo il caso in cui dimostrino il possesso dei requisiti previsti dalla legge e l'iscrizione al relativo albo professionale. 7. L'elenco delle associazioni professionali di cui al presente articolo e delle forme aggregative di cui all'art. 3 che dichiarano, con assunzione di responsabilita' dei rispettivi rappresentanti legali, di essere in possesso dei requisiti ivi previsti e di rispettare, per quanto applicabili, le prescrizioni di cui agli articoli 5, 6 e 7 e' pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico nel proprio sito internet, unitamente agli elementi concernenti le notizie comunicate al medesimo Ministero ai sensi dell'art. 4, comma 1, della presente legge. Art. 3 Forme aggregative delle associazioni 1. Le associazioni professionali di cui all'art. 2, mantenendo la propria autonomia, possono riunirsi in forme aggregative da esse costituite come associazioni di natura privatistica. 2. Le forme aggregative rappresentano le associazioni aderenti e agiscono in piena indipendenza e imparzialita'. 3. Le forme aggregative hanno funzioni di promozione e qualificazione delle attivita' professionali che rappresentano, nonche' di divulgazione delle informazioni e delle conoscenze ad esse connesse e di rappresentanza delle istanze comuni nelle sedi politiche e istituzionali. Su mandato delle singole associazioni, esse possono controllare l'operato delle medesime associazioni, ai fini della verifica del rispetto e della congruita' degli standard professionali e qualitativi dell'esercizio dell'attivita' e dei codici di condotta definiti dalle stesse associazioni. Art. 4 Pubblicita' delle associazioni professionali 1. Le associazioni professionali di cui all'art. 2 e le forme aggregative delle associazioni di cui all'art. 3 pubblicano nel proprio sito web gli elementi informativi che presentano utilita' per il consumatore, secondo criteri di trasparenza, correttezza, veridicita'. Nei casi in cui autorizzano i propri associati ad utilizzare il riferimento all'iscrizione all'associazione quale marchio o attestato di qualita' e di qualificazione professionale dei propri servizi, anche ai sensi degli articoli 7 e 8 della presente legge, osservano anche le prescrizioni di cui all'art. 81 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59. 2. Il rappresentante legale dell'associazione professionale o della forma aggregativa garantisce la correttezza delle informazioni fornite nel sito web. 3. Le singole associazioni professionali possono promuovere la costituzione di comitati di indirizzo e sorveglianza sui criteri di valutazione e rilascio dei sistemi di qualificazione e competenza professionali. Ai suddetti comitati partecipano, previo accordo tra le parti, le associazioni dei lavoratori, degli imprenditori e dei consumatori maggiormente rappresentative sul piano nazionale. Tutti gli oneri per la costituzione e il funzionamento dei comitati sono posti a carico delle associazioni rappresentate nei comitati stessi. Art. 5 Contenuti degli elementi informativi 1. Le associazioni professionali assicurano, per le finalita' e con le modalita' di cui all'art. 4, comma 1, la piena conoscibilita' dei seguenti elementi: a) atto costitutivo e statuto; b) precisa identificazione delle attivita' professionali cui l'associazione si riferisce; c) composizione degli organismi deliberativi e titolari delle cariche sociali; d) struttura organizzativa dell'associazione; e) requisiti per la partecipazione all'associazione, con particolare riferimento ai titoli di studio relativi alle attivita' professionali oggetto dell'associazione, all'obbligo degli appartenenti di procedere all'aggiornamento professionale costante e alla predisposizione di strumenti idonei ad accertare l'effettivo assolvimento di tale obbligo e all'indicazione della quota da versare per il conseguimento degli scopi statutari; f) assenza di scopo di lucro. 2. Nei casi di cui all'art. 4, comma 1, secondo periodo, l'obbligo di garantire la conoscibilita' e' esteso ai seguenti elementi: a) il codice di condotta con la previsione di sanzioni graduate in relazione alle violazioni poste in essere e l'organo preposto all'adozione dei provvedimenti disciplinari dotato della necessaria autonomia; b) l'elenco degli iscritti, aggiornato annualmente; c) le sedi dell'associazione sul territorio nazionale, in almeno tre regioni; d) la presenza di una struttura tecnico-scientifica dedicata alla formazione permanente degli associati, in forma diretta o indiretta; e) l'eventuale possesso di un sistema certificato di qualita' dell'associazione conforme alla norma UNI EN ISO 9001 per il settore di competenza; f) le garanzie attivate a tutela degli utenti, tra cui la presenza, i recapiti e le modalita' di accesso allo sportello di cui all'art. 2, comma 4. Art. 6 Autoregolamentazione volontaria 1. La presente legge promuove l'autoregolamentazione volontaria e la qualificazione dell'attivita' dei soggetti che esercitano le professioni di cui all'art. 1, anche indipendentemente dall'adesione degli stessi ad una delle associazioni di cui all'art. 2. 2. La qualificazione della prestazione professionale si basa sulla conformita' della medesima a norme tecniche UNI ISO, UNI EN ISO, UNI EN e UNI, di seguito denominate «normativa tecnica UNI», di cui alla direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 giugno 1998, e sulla base delle linee guida CEN 14 del 2010. 3. I requisiti, le competenze, le modalita' di esercizio dell'attivita' e le modalita' di comunicazione verso l'utente individuate dalla normativa tecnica UNI costituiscono principi e criteri generali che disciplinano l'esercizio autoregolamentato della singola attivita' professionale e ne assicurano la qualificazione. 4. Il Ministero dello sviluppo economico promuove l'informazione nei confronti dei professionisti e degli utenti riguardo all'avvenuta adozione, da parte dei competenti organismi, di una norma tecnica UNI relativa alle attivita' professionali di cui all'art. 1. Art. 7 Sistema di attestazione 1. Al fine di tutelare i consumatori e di garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali, le associazioni professionali possono rilasciare ai propri iscritti, previe le necessarie verifiche, sotto la responsabilita' del proprio rappresentante legale, un'attestazione relativa: a) alla regolare iscrizione del professionista all'associazione; b) ai requisiti necessari alla partecipazione all'associazione stessa; c) agli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti sono tenuti a rispettare nell'esercizio dell'attivita' professionale ai fini del mantenimento dell'iscrizione all'associazione; d) alle garanzie fornite dall'associazione all'utente, tra cui l'attivazione dello sportello di cui all'art. 2, comma 4; e) all'eventuale possesso della polizza assicurativa per la responsabilita' professionale stipulata dal professionista; f) all'eventuale possesso da parte del professionista iscritto di una certificazione, rilasciata da un organismo accreditato, relativa alla conformita' alla norma tecnica UNI. 2. Le attestazioni di cui al comma 1 non rappresentano requisito necessario per l'esercizio dell'attivita' professionale. Art. 8 Validita' dell'attestazione 1. L'attestazione di cui all'art. 7, comma 1, ha validita' pari al periodo per il quale il professionista risulta iscritto all'associazione professionale che la rilascia ed e' rinnovata ad ogni rinnovo dell'iscrizione stessa per un corrispondente periodo. La scadenza dell'attestazione e' specificata nell'attestazione stessa. 2. Il professionista iscritto all'associazione professionale e che ne utilizza l'attestazione ha l'obbligo di informare l'utenza del proprio numero di iscrizione all'associazione. Art. 9 Certificazione di conformita' a norme tecniche UNI 1. Le associazioni professionali di cui all'art. 2 e le forme aggregative di cui all'art. 3 collaborano all'elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alle singole attivita' professionali, attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi tecnici o inviando all'ente di normazione i propri contributi nella fase dell'inchiesta pubblica, al fine di garantire la massima consensualita', democraticita' e trasparenza. Le medesime associazioni possono promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformita' per i settori di competenza, nel rispetto dei requisiti di indipendenza, imparzialita' e professionalita' previsti per tali organismi dalla normativa vigente e garantiti dall'accreditamento di cui al comma 2. 2. Gli organismi di certificazione accreditati dall'organismo unico nazionale di accreditamento ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, possono rilasciare, su richiesta del singolo professionista anche non iscritto ad alcuna associazione, il certificato di conformita' alla norma tecnica UNI definita per la singola professione. Art. 10 Vigilanza e sanzioni 1. Il Ministero dello sviluppo economico svolge compiti di vigilanza sulla corretta attuazione delle disposizioni della presente legge. 2. La pubblicazione di informazioni non veritiere nel sito web dell'associazione o il rilascio dell'attestazione di cui all'art. 7, comma 1, contenente informazioni non veritiere, sono sanzionabili ai sensi dell'art. 27 del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, e successive modificazioni. Art. 11 Clausola di neutralita' finanziaria 1. Dall'attuazione degli articoli 2, comma 7, 6, comma 4, e 10 non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. Il Ministero dello sviluppo economico provvede agli adempimenti ivi previsti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta Ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Data a Roma, addi' 14 gennaio 2013 NAPOLITANO Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri Visto, il Guardasigilli: Severino
martedì 19 marzo 2013
Tai Sinh Vo - Sabato 6 Aprile
Allenamento di Vo Co Truyen forma Lão Hổ Thượng Sơn 19 marzo 2013
Dalle ore 15.00 alle 18.00 presso l’Associazione Mana, in via misurina 1 a Mestrino (PD) si terrà un allenamento per lo studio/ripasso della forma Lão Hổ Thượng Sơn presente nel programma di Vo Co Truyen. L’ allenamento è a numero chiuso max 15 persone, la quota prevista per i soci uisp è 10€. L' evento è aperto anche ai tesserati csen ed asi, al costo di 15€. Per informazioni rivolgersi a taisinhvo@gmail.com oppure presso la segreteria mana: 380 239 8524 – ciaomana@gmail.com
martedì 12 marzo 2013
ASSOLUTISMI RELATIVI
- Per quali motivi il relativismo sarebbe un problema?
- Perché si afferma che a 50 anni uno non può avere solo dubbi?
- Perché per alcune persone è di così vitale importanza considerare la verità come una ed una sola, fosse anche la verità dell’amore?
- Quali sono i rischi derivanti da queste affermazioni?
- Se la verità unica è l’amore, ma noi lo descriviamo attraverso rappresentazioni, possiamo parlare davvero di una sola verità?
- Quanti riescono ad ammettere che esiste differenza tra verità e rappresentazione?
- C’è maggior rischio di inciampare nell’arroganza esercitando relativismi od esercitando determinismi?
- Quand’è che si rischia di farsi garanti dell’imponderabile?
- Cos’è il relativismo assoluto?
- Cos’è il determinismo relativo?
- Quanto sottile è il confine tra questi concetti e l’assolutismo?
Se il razzismo classico proponeva una visione di un’umanità “a comparti” gerarchizzati chiamati “razze”, la sua riedizione moderna non fa più riferimento a fattori di tipo biologico ancorché non manchino esempi recenti di tentativi miranti a restaurare un razzismo su basi ideologiche. Il razzismo attuale si alimenta piuttosto di un relativismo culturale estremo. Anziché presentare una visione dell’umanità a comparti gerarchizzati, il nuovo razzismo fa delle culture umane degli universi assolutamente distinti ed incomunicanti (non gli è quindi estraneo il concetto di apartheid e neppure quello di pulizia etnica). Il razzismo moderno è un razzismo culturale, de-biologizzato. Ad esso importa frammentare l’universo umano in tanti isolati per giustificare il rifiuto e l’esclusione; non è interessato ad affermare una gerarchia tra le culture, poiché tale gerarchia è già implicita nell’esclusione che esso opera in virtù del principio della differenza. […]L’antropologia odierna è, nel fondo, relativista, e per essa le culture valgono per quello che sono. Ma questo relativismo non è quello assoluto del neo-razzismo, poiché non implica né separazione né esclusione. L’atteggiamento relativista dell’antropologia coincide piuttosto con quella “sospensione del giudizio” di cui si è detto e che costituisce la premessa di ogni comprensione della differenza culturale. […]è l’uso che è stato fatto dell’antropologia ad aver portato alla legittimazione di un’immagine frammentaria dell’umanità.
- Ma chi ha detto che avere solo dubbi significhi non avere le idee chiare?
- Chi ha stabilito che i cosiddetti dubbiosi non abbiano una direzione da seguire nella vita?
- La frase rappresenta un relativismo estremo o la volontà di un determinismo assoluto?
- Dove troviamo in noi la capacità di sottoporci a quel relativismo sano, di stampo antropologico, di cui parlavamo prima?
- E’ possibile che le nostre certezze ci facciano rifuggire da questo scomodo “essere studiati”?
- Se si afferma che l’amore/la verità è una sola, non c’è il rischio di perdere di vista il fatto che le rappresentazione di quella realtà unica sono infinite?
- Se perdiamo di vista questa molteplicità, se finiamo col negarla, come stiamo agendo, con un relativismo estremo o con un determinismo assoluto?
- Quanto in profondità può insinuarsi l’arroganza, e per quali ragioni?
Dal libro di Giuseppe Faso Lessico del razzismo democratico. Le parole che escludono, ed. Derive Approdi, 2008
Il fondamentalismo esiste, eccome. Le sue caratteristiche fondamentali sono:
- la convinzione che esista una verità che deve valere sia nei rapporti verticali (uomo – Dio) che in quelli orizzontali (uomo – società);
- il tentativo di calare le norme del libro sacro (scritto o presunto) alle forme di azione sociale e politica;
- il trasferimento di linguaggi e concetti dal campo religioso al campo politico;
- la forza di mobilitazione collettiva, per cui il leader, appellandosi alla verità, richiama una collettività che si ritiene in pericolo, minacciata da un Nemico (esterno o interno), che si tende a far coincidere col Diavolo, il Male ecc. la lotta del Bene contro il Male. Questi quattro punti possiamo vederli in atto, giorno per giorno, ripetuti ossessivamente (e a diversi livelli di rozza banalità), su tutti i giornali. Una forma, non presunta, di fondamentalismo atlantico.
giovedì 7 marzo 2013
Festa della donna
CHIARA GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE!
martedì 5 marzo 2013
Aiki Shin Taiso
Domenica 10 Marzo 2013, in via Misurina 1 a Mestrino (PD), presso la sede dell'associazione MANA, il Maestro di Aikido ( 5° dan) ed Aiki Shin Taiso Marco Favretti, terrà un seminario teorico pratico di Aiki Shin Taiso, dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 16:30.
E' necessario munirsi di un abito comodo o di un dogi per arti marziali.
Per i tesserati Mana, Uisp, CSI e Libertas, il costo sarà di 55 Euro, mentre per gli esterni sarà di 90 euro.
Info - segreteria: 380 239 8524 - ciaomana@gmail.com
Per iscrizioni potete contattarci od effettuare un bonifico a MANA A.S.D.
IBAN: IT91 U076 0112 1000 0101 1082 656
ED INVIARE UNA MAIL DI AVVENUTO PAGAMENTO A
ciaomana@gmail.com
E' necessario munirsi di un abito comodo o di un dogi per arti marziali.
Per iscrizioni potete contattarci od effettuare un bonifico a MANA A.S.D.
ED INVIARE UNA MAIL DI AVVENUTO PAGAMENTO A
ciaomana@gmail.com
LE ISCRIZIONI ED I PAGAMENTI DOVRANNO ESSERE EFFETTUATI ENTRO E NON OLTRE GIOVEDI' 7 MARZO 2013
sabato 2 marzo 2013
Amore, paura e dolore?
La nostra mente è davvero abile a trovare modi nuovi di giustificare le cazzate di sempre. La miseria si veste da missionario, e con parole dolci, suadenti e carismatiche, ci sussurra all'orecchio di continuare a coltivare la nostra contorta apologia del dolore. Non sappiamo ammettere di essere stati condizionati a pensare che
SE NON FA MALE NON É VERO, NON CONTA, NON É NÉ REALE NÉ VALIDO.
Difficile ammettere di ricercare la sofferenza perchè non sappiamo sentirci vivi diversamente. Difficile arrivare al bivio minuto dopo minuto, e voltare verso dove non si conosce. Più facile procedere nella stessa direzione di ieri, scrivendo il nome di una città mai visitata, sul cartello stradale che indica la via del noto, del trito e ritrito. Chilometri e chilometri percorsi, e non riuscire a guardarsi allo specchio.
E mi ritrovo compassionevole...prima verso la moltitudine smarrita entro le proprie certezze, e poi verso me stesso...concedendomi l'ignoto ogni giorno...è li che riesco ad incontrarmi. Mettere un tappo alla paura coi determinismi, e reprimere il relativismo, significa non volerla affrontare. Le nostre rappresentazioni mentali dell'amore non sono l'amore stesso. E se non sappiamo lasciare andare una rappresentazione dell'amore, di fronte ad una relazione, continuiamo a confondere l'amore con la paura ed il dolore. Poichè paura e dolore saranno travestite d'amore, continueremo a coltivarli, a difenderli, ad alimentarli. É in questo modo che quotidianamente nobilitiamo scioccamente il nostro allontanare l'amore da noi, il nostro fuggirlo. Al bivio prendiamo la via del dolore e della paura, ma prima di incamminarci cambiamo la scritta sul cartello. Scriviamo Amore con la A maiuscola, e quando riusciamo a credere al nostro stesso inganno, allora riusciamo a correre entusiasti verso il disastro. Che spettacolo la complessità umana.
mercoledì 27 febbraio 2013
Corso amatoriale di Shiatsu
Info e prenotazioni: ciaomana@gmail.com - 380 239 8524
martedì 26 febbraio 2013
Stage di Aiki shin taiso
Aiki Shin Taiso
Domenica 10 Marzo 2013, in via Misurina 1 a Mestrino (PD), presso la sede dell'associazione MANA, il Maestro di Aikido ( 5° dan) ed Aiki Shin Taiso Marco Favretti, terrà un seminario teorico pratico di Aiki Shin Taiso, dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 16:30.
E' necessario munirsi di un abito comodo o di un dogi per arti marziali.
Per i tesserati Mana, Uisp, CSI e Libertas, il costo sarà di 55 Euro, mentre per gli esterni sarà di 90 euro.
Info - segreteria: 380 239 8524 - ciaomana@gmail.com
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venerdì 22 febbraio 2013
VINCERE IL DOLORE E RICOSTRUIRE LA STABILITÁ
- Per quali ragioni, fra le storie di noi istruttori, si possono riscontrare relazioni così travagliate e dolorose fra maestro ed allievo?
- Cosa avevamo bisogno di imparare?
- Che caratteristiche avevano le persone che si sono poste nei nostri confronti con il ruolo di Maestro, o di Insegnante?
- Sapevano entrare ed uscire con chiarezza dal loro ruolo, o il confine era talmente sbiadito da non consentirci di capire esattamente quando era il momento di relazionarsi col maestro, l’insegnante, e quando ci trovavamo invece di fronte all’uomo, all’amico?
- Cosa traevano questi siffatti maestri da questo labile confine, e cosa invece ne traevamo noi?
- Quanta confusione ha prodotto, dentro di noi, questa promiscuità di ruoli?
- Quanti sensi di colpa o di debito?
- Quanto ci siamo sentiti feriti e quanto ci siamo arrabbiati con noi stessi, quando ci siamo accorti che, dietro alla promiscuità e la confusione tra i ruoli di maestro, uomo, guerriero ed amico, c’era in realtà una persona irrisolta, risultante molto meno che un maestro, molto meno che un uomo, molto meno che un guerriero, ma cosa più dolorosa di tutte, molto meno che un amico?
- Abbiamo capito fino in fondo la lezione?
- Abbiamo realmente compreso con quali linguaggi possiamo scandire chiaramente, agli occhi dei nostri allievi, il momento in cui entriamo dentro ad un determinato ruolo, segnalando senza equivoci quale sia l’atteggiamento corretto che devono assumere, nel contesto, nei nostri confronti?
- Se la risposta è no, che cosa ricaviamo da questa promiscuità?
- Perché ce la concediamo?
- Cosa perpetriamo con essa?
Molti operatori della crescita personale, della riscoperta di sé, delle arti orientali, le marziali soprattutto, hanno una storia di formazione molto travagliata e dolorosa: i maestri sbroccano, le federazioni come le associazioni ed infine le persone stringono accordi, immaginano grandi evoluzioni, grandi crescite, ma poi litigano, tutto si sfalda, ognuno ritorna a pensare per sé e, svilito dalla frustrazione delle collaborazioni, si permette d’interpretare alla “para su che tonesa” arti che hanno una tradizione millenaria. Gli allievi si ritrovano con tutte le problematiche che ci sono nei bambini cresciuti dentro famiglie conflittuali.
- Quanto può reggere una base ancorata su un terreno insicuro?
- Chi, fra gli uomini insicuri che si cimentano nell’insegnamento, si è mai chiesto se c’è un legame fra la loro insicurezza di fondo e l’atteggiamento confidenziale che mantengono con gli allievi durante le loro lezioni?
- Chi, fra gli insegnanti insicuri, si è mai chiesto se la loro necessità di avere un rapporto informale con i propri allievi, non sia un bisogno dettato dall’insicurezza, dalla mancanza di strumenti per fornire un linguaggio sufficientemente complesso da permettere agli studenti non solo di fare dei progressi in direzione dell’insegnante, ma anche di progredire senza perdere la loro direzione?
- Chi, fra gli insegnanti insicuri, si è mai chiesto se quella confidenza non sia il loro modo di esorcizzare l’insicurezza e di mettersi al sicuro?
- Chi ha il coraggio di addentrarsi in questa insicurezza, di starci dentro, e di cercare di cambiare i propri schemi per guarirla, facendo in primis un outing, di dichiararsi costi quel che costi, come insegnante insicuro?
Può diventare molto difficile farlo e riconoscere fino in fondo la propria sofferenza interna, quando ci si pone come guida per gli altri, in un mondo così competitivo dove l’immagine, la crosta, fa da biglietto da visita.
- …dov’è il corrispettivo di quella violenza, dentro di noi?
- Chi la sta esercitando?
- Chi ci abita?
- Chi o cosa ci ha condizionato?
- Vogliamo guarire la distruttività o vogliamo tenercela com’è?
- Vogliamo distruggere o vogliamo creare?
- Vogliamo crescere o continuare a scimmiottare i guerrieri dei films, aiutando altre persone ad illudersi?
Y: Paura di perderla tu hai!
A: Che centra questo?
Y: Con tutto centra. La paura è la via per il lato oscuro, la paura conduce alla rabbia, la rabbia all’ira, l’ira all’odio, e l’odio conduce alla sofferenza.
lunedì 18 febbraio 2013
FALLIMENTI MONUMENTALI
venerdì 15 febbraio 2013
Aikido, Paolo Salvadego Shihan, Lunedì 18 febbraio 2013, Mestrino PD
É con immensa gioia che ho appreso, dal Sensei Marco Favretti, che lunedì 18 febbraio 2013, dalle ore 19:30 alle ore 21:00, la lezione di Aikido sarà tenuta da Salvadego Paolo Shihan. É una bellissima sorpresa che giunge nel fine settimana, e non avrà il tempo materiale di arrivare a molte persone. É perciò un'occasione molto speciale per chi volesse incontrare l'aikido con la certezza di vederlo proposto da un alto livello di competenza, sia che si tratti di appassionati delle arti marziali, sia cultori di pratiche bioenergetiche, sia profani curiosi di conoscere.
Paolo Salvadego Shihan
Nato nel 1954, pratica l’aikido dal 1969 e dal 1985 segue gli insegnamenti del Maestro Andrè Cognard grazie al quale si avvicina alla figura di Kobayashi Hirokazu Soshu per il quale organizza alcuni stage a Venezia.
Nel settembre 1989, su indicazione dello stesso Maestro Kobayashi Hirokazu, crea l’Accademia di Aikido e Cultura Tradizionale Giapponese.
Nel 1998 riceve l’onore di essere tra i membri fondatori della Kokusai Aikido Kenshukai Kobayashi Hirokazu Ryu Ha.
Attualmente Nanadan (7° dan), Paolo Salvadego è in possesso del titolo di Shihan della Kokusai Aikido Kenshukai e del titolo di Kyoshi conferito dalla Dai Nippon Butokukai, dalla quale ha ricevuto l'incarico di organizzatore ufficiale, per l'Italia, della Kobayashi Hirokazu Ryu Ha.
Oltre che a dirigere l’Accademia di Aikido e Cultura Tradizionale Giapponese, Salvadego Paolo Shihan organizza stage di aikido e Aikishintaiso per il suo Maestro Andrè Cognard ed è stato chiamato a tenere stage di aikido in Italia ed altri Paesi europei ed extraeuropei.
Con l’autorizzazione del Maestro Andrè Cognard dirige stage e atelier di Aikishintaiso.
venerdì 8 febbraio 2013
messaggio al cuore dal mondo dell'arte.
mercoledì 6 febbraio 2013
La scarsità come condizionamento sociale
- Che cosa significa quando un individuo è in preda agli stimoli esterni?
- Come si diventa preda di uno stimolo esterno?
- Come fa uno stimolo esterno a diventare predatore? Cosa si mangia quel predatore?
- Chi o cosa è capace di concepire un predatore feroce al punto da rappresentare validamente la violenza, di chi sceglie di finire fra i suoi denti pur di non riconoscersi allo specchio?
- Chi riesce ad ipotizzare che essere preda sia una scelta inconscia, una strategia sottile, per darsi il permesso di negare l'esistenza dei propri denti aguzzi, artigli affilati, e desiderio di cannibalismo?
- Chi è capace di accorgersi che le prede nascondono certe realtà dentro sé, perché è esattamente là che esse stesse non andrebbero mai a cercare?
- Chi è capace di guardare a ciò che ormai è considerato come comportamento quotidiano, popolare, condiviso dalla società, come ad una delle più contorte perversioni che si siano mai viste sulla faccia del pianeta?
- Chi è capace di cominciare a vigilare su se stesso e continuare a farlo giorno dopo giorno, senza cedere ai quotidiani tentativi del circostante, di convincerci che in fondo “mal comune mezzo gaudio”, che siccome “così fan tutti”, che “dal momento che l'economia è legge”, sia maturo diventare parte integrante ed integrata di questa perversione?
- Chi è capace di rispondere quotidianamente a questa perversione istituita a legge, senza sviluppare delle nevrosi in grado di sabotare la genuinità del suo relazionarsi con il prossimo, e senza sviluppare delle ideologie o contrazioni dello spirito che lo spingono a semplificare i rapporti in due macrocategorie: o amico o nemico?
- dov’è il confine tra aiutante ed aiutato?
- Se quel confine c’è, chi o cosa lo traccia?
- A quale scopo?
- Quello scopo da cosa è legittimato?
- Se per essere PROFESSIONALI siamo costretti a delle negazioni, chi o cosa ci manipola?
- Di chi o cosa siamo schiavi?
- Se per fare i PROFESSIONISTI DELLA CRESCITA PERSONALE ci costringiamo a negazioni su noi stessi e sul nostro comportamento, chi o cosa ci spaventa al punto da farci fingere che non esista?